E in Italia?


La diversa conformazione geografica rendeva meno interessante l'escamotage della trasmissione da una nave. Per raggiungere le principali città sarebbe stata necessaria una potenza notevole (vedi Roma), o addirittura non sarebbe stato possibile per la presenza delle catene appenniniche (vedi Milano o Torino). Il mare Tirreno, troppo profondo, non consentiva poi di ancorare navi al largo con la necessaria sicurezza, e anche Napoli era preclusa, tra l'altro era all'epoca una importante base USA ed è improbabile che qualcuno abbia soltanto pensato di irradiare davanti al punto di attracco delle principali portaerei del Mediterraneo.

L'unico punto geografico favorevole era rappresentato dall'Adriatico che, al largo di Rimini e della riviera romagnola, ha fondali bassi e, almeno durante l'estate, garantisce una quantità adeguata di pubblico potenziale. Qui sarebbe brevemente vissuta nell'estate del 1968 (o del 1969) una radio pirata off-shore che trasmetteva programmi satirici non censurati e musica dalla micronazione chiamata "L'isola delle rose", fondata da un certo ing. Rosa costruendo una piattaforma artificiale (o forse acquisendone una non più funzionante per l'estrazione di gas naturale), ovviamente fuori dalle acque territoriali, con l'intenzione di aprirvi sale da gioco e altre attività extra-territoriali. Sicuramente sull'isola sono stati emessi francobolli, non si hanno però conferme dell'attività radiofonica. Naturalmente le autorità sono prontamente intervenute e hanno prima chiuso e poi smantellata la struttura, non protetta da alcuna legge internazionale.